Nel corso della vita succede a tutti di trovarsi ad affrontare situazioni di crisi, frequentemente dolorose dal punto di vista emotivo ed affettivo.
Sono momenti difficili in cui si cerca di attivare tutte le risorse e le strategie disponibili per farvi fronte, sia proprie che attraverso l’aiuto e il consiglio di persone vicine.
Può capitare, spesso dopo vari tentativi andati a vuoto, di accorgersi che tutto ciò non basta: si continua a sperimentare insoddisfazione e disagio, non ci si dà pace e si può sentire un livello di solitudine e sofferenza molto alto.
È a questo punto che, di solito dopo tanti ripensamenti, si arriva a chiedere aiuto ad uno specialista.
Paure e ansie non giustificate da una causa chiaramente determinata, al giorno d’oggi molto diffuse sotto il nome di attacchi di panico, che giungono inattesi e ingiustificati, spaventando e portando ad evitare le situazioni e i luoghi in cui si sono innescati. Alla lunga, se non curata, tale sintomatologia può essere molto invalidante. Problematiche emotive a seguito di un evento traumatico. Il disturbo post traumatico da stress è molto più comune di quanto si immagini. Traumatico può essere stato un incidente stradale, una separazione, un lutto, una malattia, ma anche un accudimento inadeguato nell’infanzia; qualunque evento non sia stato possibile metabolizzare, perché troppo impattante o perché, all’epoca dell’evento, la persona non era nelle condizioni di poterlo gestire (in età infantile per esempio). Attraverso la tecnica dell’EMDR è possibile elaborare il vissuto traumatico e superarlo in un’alta percentuale di casi, frequentemente con un numero limitato di sessioni di intervento; Problematiche nella sfera sessuale,(impotenza, frigidità, inibizione, perversioni, assenza di piacere, problemi di fertilità); Problematiche legate alla scelta sessuale e all’outing; Sostegno individuale e di coppia durante il percorso di procreazione medicalmente assistita(PMA); Sensazione di non riuscire a realizzare i propri desideri per cui a fronte di desideri noti, la persona cerca di realizzarli ma le strategie che utilizza non risultano efficaci. Pare una situazione che continua a ripetersi nel medesimo modo e senza risultati; Situazioni di isolamento e/o di rapporti insoddisfacenti con gli altri per cui la persona sente di avere un problema nel rapporto con gli altri ma l’unica soluzione che è riuscita a mantenere nel tempo e che è sufficientemente tranquillizzante per lei è quella di isolarsi dal mondo e tenersi a debita distanza dagli altri; Difficoltà nel gestire parenti malati psichicamente e fisicamente.Persone spesso molto provate e sacrificate nel ruolo di sostegno a parenti malati, che chiedono di essere aiutate a vivere meglio questa condizione e a trovare strategie di compromesso per poter godere di spazi autonomi di libertà;
Dipendenza da sostanzein questo caso sono in grado di occuparmi solo di persone che hanno concluso un percorso di cura che li ha completamente disintossicati e che vogliono cercare di comprendere il motivo della propria fragilità verso l’uso di sostanze; Comportamenti ossessivi e compulsivi per cui l’individuo ha costruito nel tempo una serie di rituali, tic, ruminazioni dal contenuto ripetitivo. Sono abitudini che in qualche modo sembrano tranquillizzare; diversamente l’ansia sale e ci si sente male; Difficoltà con la famiglia di origine,rapporti assenti, traumatici o difficili con i genitori o altri membri della famiglia; conflittualità; problemi nel raggiungere l’autonomia; Difficoltà di integrazione culturale per cui persone trasferite da altri paesi si sentono costantemente a disagio e faticano a trovare la propria collocazione; sperimentano vissuti persecutori, difficoltà ad accettare la scelta dell’espatrio, fatica e problemi nella gestione di situazioni di famiglie divise tra il paese di origine e quello ospitante;